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Carcinoma della mammella : Intervista

Tumore prostatico resistente alla castrazione: quale sequenza di terapia?

Nel tumore prostatico resistente alla castrazione metastatico (metastatic castration-resistant prostate cancer, mCRPC) la sequenza terapeutica successiva con abiraterone + prednisone seguita da una successiva terapia con enzalutamide evidenzia un tempo maggiore alla progressione in base al PSA e una percentuale maggiore di pazienti con risposta in termini di PSA rispetto alla sequenza terapeutica opposta. Enzalutamide,quindi può essere una terapia di seconda linea dopo la progressione dal trattamento con abiraterone + prednisone.  (Khalaf DJ et al.:  Optimal sequencing of enzalutamide and abiraterone acetate plus prednisone in metastatic castration-resistant prostate cancer: a multicentre, randomised, open-label, phase 2, crossover trial. Lancet Oncol. 2019 Nov 11).

Presso l'oncologia di Villa Donatello, utilizzo questo trattamento correntemente nei pazienti in trattamento e con queste caratteristiche.

Melanoma Maligno

 

l melanoma è la neoplasia della cute meno frequente (4%)tra tutti i tumori maligni, ma quella più grave per la prognosi, da solo è responsabile del 79% delle morti per cancro. L’Incidenza è aumentata negli ultimi 50 anni in modo significativo, tuttavia dal 2000 l’incidenza si è stabilizzata.

L’ introduzione di metodi di diagnosi più aggressivi, la maggior attenzione dei soggetti al modificarsi dei nevi o alla nuova insorgenza e le nuove terapie, dalla chirurgia (linfonodo sentinella ) alla terapia medica,   hanno determinato un  incremento della sopravvivenza a 5 anni .

Quando il melanoma viene individuato e curato nelle sue fasi ancora precoci, le chanches di sopravvivenza sono molto buone. L’85% dei pazienti condiagnosi precoce può guarire.

Come Riconoscere un melanoma

 

Un clinico esperto esegue con la semplice osservazione una  diagnosi clinica di melanoma nel  70% dei casi. La regola A B C D E conserva la sua validità per l’autodiagnosi (A = asimmetria della lesione; B = irregolarità dei bordi; C = variabilità del colore; D = diametro di 5 o più millimetri; E = evoluzione della lesione nel giro di settimane o mesi). A questo possiamo aggiungere la microscopia ad epiluminescenza/dermatoscopia che determina un incremento della sensibilità del  90% e una specificità dell’80%, ma richiede personale molto esperto.

La microscopia confocale, secondo recenti studi, migliora ulteriormente l’accuratezza diagnostica. La diagnosi clinica di melanoma è generalmente difficoltosa ed è condizionata direttamente dall’esperienza del clinico con variabile sensibilità oscillante tra il 50 e l’85%.Nei casi dubbi eseguire l’asportazione della lesione ed esame istologico.

FOLLOW-UP: cosa significa e dove farlo

  

Con il termine follow-up viene definito quel periodo che principalmente va dalla diagnosi primaria di tumore e termine delle terapie oncologiche (adiuvanti) in cui i pazienti vengono sottoposti a visite cliniche e esami strumentali atti alla ricerca precoce di una progressione della malattia primaria.  Il follow-up è applicato nella maggior parte dei casi per un periodo di almeno 5 anni, visite ogni 4-6 mesi e conseguenti esami.

Questo percorso è differenziato sulla base del tipo di tumore primario in relazione a tempistica ed esami. Molti studi hanno permesso di evidenziare come questo lungo percorso generi nei pazienti  problematiche psicosociali che influiscono sulla qualità di vita in relazione alla giusta paura che si possa sviluppare una recidiva metastatica durante questo periodo. Basta pensare allo stress che ogni controllo comporta nell’attendere l’esito di esami e della visita clinica.

Il nostro consiglio è quello di affidarsi per un corretto follow-up ad un oncologo esperto e soprattutto che abbia un rapporto costante e duraturo con il paziente, in modo da poterlo conoscere ed aiutarlo, oltre che negli aspetti diagnostici, anche negli aspetti psico-emotivi in cui può incorrere. Infatti, molto spesso i pazienti si lamentano proprio del continuo turnover dei medici e della mancanza di questo rapporto costante. 

Per ogni neoplasia esistono delle linee guida che sostengono scientificamente le modalità di attuazione di un corretto follow-up.